Coliche renali, calcolosi delle vie urinarie, cistiti, pieliti, uretriti, batteriuria e leucosituria, diatesi urica. Dispepsia biliare. Stitichezza cronica, colon irritabile. Iperuricemia, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete mellito, obesità.
Le Cure
Uso delle acque per bibita.
Cure idropiniche (bibite)
Le cure idropiniche consistono nella somministrazione di acque minerali, soprattutto oligominerali o bicarbonate, come terapia per numerose disfunzioni organiche, tra cui si annoverano le affezioni del fegato, dell'intestino e dell'apparato digerente. L'utilizzo terapeutico dell'acqua come bevanda, secondo le modalità di utilizzo prescritte con visita medica, costituisce una delle forme più importanti di trattamento termale, in quanto esso, in generale, favorisce e stimola il riequilibrio metabolico e la rigenerazione funzionale dell'organismo, frequentemente logorato dagli stress della vita moderna. Non infrequentemente le cure idropiniche vengono ora effettuate anche a domicilio, anche per completare i trattamenti terapeutici condotti presso le stazioni termali. Tuttavia si deve sottolineare che, in base all'esperienza maturata, l'efficacia terapeutica delle bevande assunte presso le fonti è certamente più elevata, per una serie di fattori. In primo luogo, l'utilizzo dell'acqua presso le sorgenti esclude qualsiasi tipo di deterioramento, inclusa la dispersione o la volatilizzazione di importanti componenti chimiche dell'acqua. In secondo luogo, le stazioni termali sono solitamente ubicate in ambienti climatici particolarmente favorevoli, per cui l'effetto terapeutico delle bibite viene enfatizzato dalla qualità dell'ambiente circostante. I parchi termali consentono piacevoli passeggiate e percorsi, giovando alla formazione di un senso generale di benessere che predispone al favorevole esito del trattamento. Infine, le cure idropiniche presso le terme hanno luogo con l'assistenza di personale medico competente, che non solo sorveglia le condizioni per l'assunzione ottimale delle bevande, ma fornisce ulteriori servizi di sostegno alla terapia termale, tra cui le prescrizioni dietetiche e nutrizionali. Le cure idroponiche vengono, in vari casi, associate ad altri trattamenti termali, come nel caso dell'idrofangobalneoterapia, in cui l'assunzione delle bevande e unito all'applicazione di fango a livello epatico con successiva balneoterapia.
Irrigazioni e docce interne
Irrigazioni e docce interne sono metodiche termali che consentono di portare a contatto l'acqua minerale, ed anche gas termali, con le mucose delle cavità aperte del corpo (mucose rettali, vaginali, rinofaringee). L'acqua termale a tal fine utilizzata viene raccolta in appositi contenitori (detti irrigatori) all'interno dei quali portata alla temperatura e alle densità richieste per i vari tipi di applicazione, con aggiunta eventuale di medicamenti. L'acqua così preparata viene posta a contatto delle mucose da trattare utilizzando sonde che consentono, la perfusione delle mucose, lo stillicidio (irrigazioni 'goccia a goccia', per un adeguato assorbimento dell'acqua termale), la distribuzione interna a getto, anche nella forma della doccia micronizzata, particolarmente utile in caso di affezioni endotimpaniche. La metodica irrigatoria si è rivelata particolarmente utile nel trattamento dei processi infiammatori dell'apparato genitale femminile, anche in r elazione alle proprietà detergenti ed asettiche delle acque impiegate. Nel caso di utilizzo di acque salso-bromo-iodiche, è stato constatata, come effetto delle irrigazioni, una regolarizzazione della funzionalità ovarica e dei cicli mestruali. Le irrigazioni del cavo oro-rino-faringeo permettono il trattamento di uno spettro molto ampio di affezioni e l'introduzione delle 'docce nasali micronizzate', assicurando un livello molto elevato di penetrazione delle acque utilizzate, consente di fornire, in aggiunta alla metodica tradizionale, una risposta terapeutica evoluta a molte affezioni delle mucose del naso e della faringe. L'acqua termale viene sottoposta a nebulizzazione e, in questo stato, posta a contatto con le fosse nasali mediate apposite apparecchiature. Alle irrigazioni gengivali e del cavo orale è stato riconosciuto un indubbio effetto coadiuvante nelle paradontosi (cioè nelle patologie del tessuto delle gengive). L'irrigazione stimola sia la circolazione sanguigna che qu ella linfatica del tessuto, favorendo il regresso dei processi infiammatori. Le metodiche irrigatorie sono poi utilizzate per il trattamento delle affezioni dell''apparato intestinale, per il quale sonto stati messi a punto tre tipi principali di trattamento.: doccia rettale, proctoclisi, microclisma. A seconda della composizione chimica dell'acqua impiegata, è possibile effettuare un trattamento adeguato di varie disfunzioni croniche del colon e per normalizzare i fenomeni di stipsi.