La città di Fosdinovo
Il territorio del comune di Fosdinovo si
estende per 48,99 kmq in zona collinare, nella bassa Lunigiana.
Originariamente centro signorile, ha raggiunto l'attuale estensione
territoriale nel 1983 con il distacco delle frazioni di Gragnola e Cortila,
annesse a Fivizzano. Sorto come castello nel quale si insediò una consorte-
ria longobarda lucchese, che ne aveva intuito l'importanza quale luogo di
transito, nei secoli XI e XII Fosdinovo fu sempre alleata dei vescovi di
Luni contro i Malaspina.E tuttavia fu
proprio la grande famiglia signorile, con il decadere del potere vescovile,
a ottenerne il possesso sul finire del XIII secolo. |
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Nei decenni successivi Spinetta Malaspina la potenziò fino a
farla divenire, con l'investitura di Carlo IV, il centro politico-militare
dei domini del ramo cosiddetto dello Spino Fiorito. Quando, nel 1442, i suoi
esponenti ottennero il ducato di Massa, il castello passò a un ramo
collaterale, e vi si sviluppò una modesta ma dignitosa corte, tutelata dalla
rocca " ben guarnita e piena d' armi ". La storia della comunità non sembra
aver conosciuto fratture vistose fino al XVIII secolo, quando si aprì una
fase travagliata sia a causa delle discordie interne alla dinastia
dominante, sia per le mire di potenze esterne quali il granducato di Toscana
e i Malaspina di Pallerone. L'ultimo marchese di Fosdinovo fu spodestato dai
francesi nel 1798 e, con la Restaurazione, queste terre finirono al ducato
di Modena. Amministrativamente unita a Massa, Fosdinovo partecipò
attivamente alle vicende risorgimentali. Dure prove dovette subire il comune
durante l'ultima guerra giacché, oltre alle vessazioni delle truppe naziste,
per la sua posizione fu oggetto di numerosi bombardamenti che miravano allo
sfondamento della "linea gotica". Le risorse economiche del passato erano
legate alla tipica agricoltura collinare, alla pastorizia e alla posizione
geografica dell'insediamento, punto di passaggio obbligato tra il litorale e
l'interno della Lunigiana. Nel corso degli anni cinquanta e sessanta il
comune ha progressivamente mutato la sua fonte principale di reddito
dall'agricoltura (cereali, olivi) al settore secondario (abbigliamento,
lavorazione di minerali non metalliferi), ma successivamente d dato di
maggior rilievo dell'evoluzione economica è stata la crescita del terziario
che oggi assorbe oltre il 60% della popolazione attiva e trova nel turismo,
richiamato da quello che può essere considerato il più bello e il meglio
conservato dei castelli della Lunigiana, una componente imprescindibile.
Sono presenti fenomeni di pendolarismo verso Carrara e Massa. La popolazione
del territorio comunale ammonta, nel 1991, a 3.949 unità, con una densità di
81 abitanti per kmq. Nel passato Fosdinovo contava 4.535 abitanti nel 1830,
6.038 nel 1881, 5.501 nel 1936, 5.099 nel 1951, 4.481 nel 1961, 4.091 nel
1971 e 4.464 nel 1081.
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