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Ma la caratteristica principale di questa categoria è la brevità
(cognomi corti soprattutto bisillabi) ottenuta spesso dalla
troncatura di nomi propri di persona: Landi
(da Rolando), Baldi (da Ugobaldo), Gori
(da Gregorio), Pucci (da Filippo o
Giacomo), Neri (da Rainero), Cioni
(da Baldiccione o Ugoccione), Pacini (da
Buonapace), Berti (da Adalberto), Bini
(da Albino o Begnamino), Dini (da Guido, Aldo,
Corrado), Vanni, Vannini e Vannucci
(da Giovanni), Dati (da Donato o Diodato), Bonci
(da Boncius o Barone), Betti (da Benedetto), Borsi
e Corsi (da Accorso o Bonaccorso), Benni
(da Bencivenni o Benno).
Malgrado siano meno frequenti, non mancano tuttavia i classici
riferimenti ai mestieri, ai titoli nobiliari ed ai luoghi di
origine: Conti, Fabbri, Ferrari,
Barbieri, Baroni, Sarti,
Mugnai e Mugnaini, Magnani,
Mancini, Cappelli e Cappellini,
Grassi, Biondi, Martelli,
Ciampi, Lombardi, Pratesi.
Massa. In provincia di Massa il cognome Ricci è
il più presente con 800 famiglie Ricci nel solo Comune di Massa
e 300 in quello di Carrara. Ricci, come i vari Ricciotti,
Ricciuti, Ricciarelli, deriva da soprannomi legati alle
caratteristiche fisiche del capostipite, di solito l'avere i
capelli ricci, o da nomi propri medioevali come Ricciarellus. La
classifica dei nomi massesi vede dopo Ricci seguito da Mosti,
poi da Manfredi, Pucci e Fruzzetti.