Guida alla tavola locale     -        Storia e Cultura

Itinerario 4

 

 Massa  -  Carrara  -  Fosdinovo  -  Montignoso
 

 Massa  : Il territorio del Comune di Massa si estende per 94,13 kmq in zona prevalentemente montagnosa, tra le Alpi Apuane e il mare. Sorta come centro signorile, Massa ha Subito nel corso dei secoli numerose modificazioni del proprio assetto territoriale, fino all'ultima del 1938, quando il comune, insieme a quelli di Carrara
e Montignoso, venne abolito per formare la nuova unità amministrativa di Apuania. Il comune è stato infine ricostituito n 10 marzo 1946. ......continua
    

 Carrara  : Il territorio del comune di Carrara si estende per 71,27 kmq in una zona essenzialmente montagnosa, sul versante tirrenico della alpi Apuane. Sorta come confederazione di libere comunita', nel 1938 Confluì con i comuni di Massa e di Montignoso nel nuovo comune di Apuania Il I Marzo del 1946 fu ricostituita in comune autonomo . Fin dall' antichita' il luogo sul quale sorse Carrara era celebre per la produzione dei marmi, e il suo stesso nome si ritiene abbia origine dalla radice ligure - apuana che significa appunto "pietra". ........continua

 Fosdinovo  : Il territorio del comune di Fosdinovo si estende per 48,99 kmq in zona collinare, nella bassa Lunigiana. Originariamente centro signorile, ha raggiunto l'attuale estensione territoriale nel 1983 con il distacco delle frazioni di Gragnola e Cortila, annesse a Fivizzano. Sorto come castello nel quale si insediò una consorte- ria longobarda lucchese, che ne aveva intuito l'importanza quale luogo di transito, nei secoli XI e XII Fosdinovo fu sempre alleata dei vescovi di Luni contro i Malaspina. ...............continua

 Montignoso  : Il territorio del comune di Montignoso si estende per 16,67 kmq tra il mare e le Apuane, "Utima terra" della bassa Lunigiana. Antico castello signorile, nel 1938 il comune fu soppresso e passò a far parte, con Massa e Carrara, della nuova comunità di Apuania. Fu ricostituito nel marzo d 1946. Il castellum Aginulfi posto sul colle presso l'attuale centro, è da ritenersi il primo nucleo storico di Montignoso. Considerato dai bizantini un punto di grande importanza strategica. conquistato dal longobardo Rotari nel VII secolo, oltre ad essere ristrutturato, divenne una sede stabile di consorterie nobiliari. Verso il Mille il vescovo di Luni risulta possedere giurisdizione su un terzo del castello. ................continua

Guida alla tavola locale

Il Lardo di Colonnata : è lavorato artigianalmente a crudo, opportunamente ripulito da setole ed impurità .Dopo un accurato
massaggio con sale marino, viene rifilato in pezzi quadrati e posto nelle conche di marmo bianco, frapponendo tra uno strato e l'altro una miscela di sale marino, aglio e rosmarino freschi, erbe aromatiche e spezie varie.Rimane nelle conche per almeno 6 mesi, solo dopo

questo periodo di stagionatura è pronto per essere servito sulle nostre tavole. A Colonnata, ogni anno ad agosto viene svolta la famosa fiera del Lardo dove chiunque puo' gustare il ed acquistare questa prelibatezza.

Muscoli ripieni:
Per muscoli si intendono i mitili o cozze facilmente riconoscibili per la conchiglia triangolare e per il colore esterno nerobluastro con sfumature marroni all’interno un sottile strato madreperlaceo.

Ingredienti: 2 Kg. Di muscoli, 100 gr. Di mortadella, 300 gr. di carne di manzo tritata,mollica di pane bagnata nel latte,2 uova, 60 gr. di pecorino e parmigiano, un pizzico di timo, due manciate di prezzemolo, un pizzico di peperoncino, 3 spicchi d’aglio( per ripieno). Una scatola di pomodori pelati, un pizzico di noce moscata, 1 bicchiere di vino bianco, 50 gr. di olio extravergine di oliva, sale.
Raschiate i muscoli togliendo il dente e le scorie, lavateli bene. Aprite con un coltellino ben affilato e scolateli sistemandoli su un vassoio. Preparate il ripieno e riempite i muscoli, legateli con un filo sottile. In una casseruola bassa e larga mettete dell’olio, uno spicchio d’aglio e una manciata di prezzemolo tritato, soffriggete lentamente, bagnate con il vino bianco, fate evaporare e mettete i pomodori schiacciati, salate e pepate. Mettete i muscoli ripieni nella casseruola, coprite e cocete per circa un’ora.Slegate i muscoli e serviteli caldi.

Il vino consigliato: un rosso delle colline più alte di Luni con Sangiovese al 70% e almeno 20% di Candia, servito a temperatura ambiente.

Cucina o erbi:
Piatto povero per eccellenza, è un miscuglio molto variabile di erbe spontanee raccolte generalmente in luoghi incolti e cucinata in vari modi.

Ingredienti: 2-3- Kg. di erbe : acetosa, castracane, cicoria, erba fragolina, finocchio selvatico, fumosterno, pimpinella, porro, prezzemolo selvatico, tarassaco, trafila, valeriana rossa, cappuccina, radicchiella, pisello, la fava, la carota, bietola ( queste erbe vanno messe in dose minori  poiché o sono troppe amare o leggermente tossiche), poi il sedano, prezzemolo, aglio, cicerbita, dolciari, piattelli, pizzarelli, rapendolo. Il zampetto di maiale o salsicce, 2 cipolle, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Pulite  bene le erbe e lavatele sotto l’acqua corrente, nel frattempo fate cuocere in abbondante acqua i fagioli insieme allo  zampetto di maiale e alle patate tagliate a pezzi grossi. Poi preparate un soffritto usando  della cipolla, carota, sedano, prezzemolo,  a parte scottate gli erbi per 15 minuti in acqua salata.

Passate al passaverdura le patate e i fagioli tenendone interi alcuni.Unite al brodo così ottenuto  le erbe scolate, il soffritto e lasciate cuocere ilo tutto lentamente avendo sempre cura che il brodo non si ritiri troppo. Questo piatto viene servito con un filo d’olio, una spolverizzata di pepe con pane abbrustolito e agliato.

Il vino consigliato: un vino asciutto profumato meglio bianco Doc Colli di Luni, non d’annata ma abbastanza alcolico.

 La Pattona:
La Pattona è uno dei pani azzimi più antichi di tutta la dorsale appenninica, dove il castagno esisteva già allo stato selvatico.

Questo pane antico era preparato miscelando anche farina di castagne con quella di mais e grano.Veniva cotto sui testi ben caldi e poi accompagnato da lardo e biroldo, salsiccia.

Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di farina di castagne, sale, foglie di castagno essiccate, ricotta delle Apuane per accompagnamento. Su una spianatoia di legno setacciate la farina e formate un  cratere dove mettete l’acqua salata, impastate con polpastrelli e aggiungete piano piano la farina, formando un impasto omogeneo e non molto denso. Prendete due o tre foglie di castagno ed incrociatele, versatevi al centro due cucchiaiate di impasto coprite con altre foglie di castagno. Seguite sempre questo metodo fino ad esaurimento dell’impasto e mettete a cuocere per circa un’ora nel forno già caldo. Togliete le foglie e servite con ricotta.


Guida alla cultura

Le cave di marmo di Carrara : sulle Alpi Apuane, le spettacolari cave di marmo riflettono un'immagine suggestiva. Qui la preziosa pietra bianca viene estratta fin dall'epoca dei romani. Da allora è utilizzata per impieghi di ogni genere, dai semplici oggetti alle piu' famose opere d'arte e di architettura. In passato blocchi di marmo venivano trasportati con un'antica tecnica manuale : "la lizzatura", rievocata ogni anno grazie al coraggio e all'abilità degli ultimi lizzatori viventi. Nei laboratori artici di carrara, al museo del marmo e in esibizioni all'aperto, si puo' vedere da vicino la storia e la lavorazione del marmo.
Località, musei e monumenti da visitare in questo percorso turistico
  • Castello Malaspina di Massa: Il castello fu edificato nel tardo Medioevo, fu a lungo sede dei marchesi di Massa e fu sempre collegato col il litorale ed il mare. Nel XVIII secolo,il castello passò in mano dagli Obertenghi ai Lucchesi i quali ampliarono la struttura con altre torri, con una cortina merlata e con una parte adibita a residenza. L’attuale zona residenziale fu iniziata da Giacomo Malaspina ed arricchita dai successori ed e’ caratterizzata da un suggestivo insieme architettonico che fonde gustosamente remiscenze medievali e nuove forme umanistiche.La caratteristica principale del castello sono i due pozzi in marmo collocati, il primo sul lato destro della loggetta e costruito nel 1400 ed il secondo di fronte al porticato del palazzo e risalente al secolo successivo. All’interno del castello si può visitare le tre sale affrescare, denominate Cappella, Camera Picta e Sala della Spina, e collocate sulle pareti spiccano le figure dei Profeti, recentemente attribuite a Bernardino del Castelletto. Dagli spalti e camminamenti la vista si apre sulla piana e sulle Apuane con una prospettiva naturale di grande bellezza. Palazzo Ducale  a Massa: Per i massesi è il Palazzo Rosso, dal vivace colore della sua imponente facciata; domina la Piazza Aranci. Il nucleo originale del palazzo risale al 1557, eretto su ordine di Alberto Cybo, destinato a residenza estiva dei Malaspina, trasformando una preesistente villa malaspiniana. A Massa

  • Le Cave di Marmo di Carrara: Carrara e’ legata fin dalla sua origine all’attività dell’estrazione e trasformazione del marmo, che già in epoca romana dal vicino porto di Luni era esportato in tutto il mondo. Il marmo grezzo era trasformato in prodotto semilavorato direttamente in cava, per evitare il faticoso trasporto di blocchi pesanti. I manufatti scolpiti in cava erano trasportati a valle tramite il pericoloso e faticoso metodo della “lizzatura”, ancora in uso negli anni
  • Sessanta,quando furono costruite le prime strade di arroccamento che ancora oggi conducono in cava. La  “Lizza” era una sorta di slitta, costituita da tre grossi tronchi adiacenti a sagomati a forma di sci, su cui poggiavano i blocchi di marmo, dal peso di circa quindici-venti tonnellate; per il trasporto a valle si utilizzavano le cosiddette “vie di lizza”, strade massicciate appositamente costruite; più frequentemente la lizza era calata direttamente sui ravaneti che rivestono i versanti a valle delle cave. La lizza era trattenuta da tre grossi cavi, parzialmente avvolti attorno ai “piri”, cippi di legno infissi nel marmo, ed era allentata gradualmente mentre una squadra di aizzatori collocava davanti una serie di

     
    L' estrazione del marmo
    sulle Alpi Apuane

     

    traversine di legno denominate “parati”. Il marmo era trasportato a valle sopra
    carri trainati da buoi, lungo la via Carraia, fino agli anni del Novecento. I marmi carraresi,
    suddivisi in sette varietà principali, sono famosi in tutto il mondo per le qualità monocromi
    del “Bianco”, dello “Statuario” e del “Venato”. Indimenticabile ed unica la visita ai tre bacini
    delle cave di marmo di TORANO, FANTISCRITTI, e COLONNATA. A Carrara
  • Da visitare la Fortezza Aghinolfi a Montignoso.

  • Il parco Regionale delle Alpi Apuane. A Massa Carrara

  • L’Orto Botanico, Ville Ducali, Colline in Candia a Massa.

  • Il Castello Malaspina a Fosdinovo.

  • Linea ferrovia dei Ponti di vara a Carrara.

  • L’Accademia delle Belle Arti a Carrara.