Il territorio del comune di Montignoso si estende per 16,67 kmq tra il mare e le Apuane, "Utima terra" della bassa Lunigiana.
Antico castello signorile, nel 1938 il comune fu soppresso e passò a far parte, con Massa e Carrara, della nuova comunità di Apuania. Fu ricostituito nel marzo d 1946. Il castellum Aginulfi posto sul colle presso l'attuale centro, è da ritenersi il primo nucleo storico di Montignoso. Considerato dai bizantini un punto di grande importanza strategica. conquistato dal longobardo Rotari nel VII secolo, oltre ad essere ristrutturato, divenne una sede stabile di consorterie nobiliari.
Verso il Mille il vescovo di Luni risulta possedere giurisdizione su un terzo del castello.
Nel XIII secolo Montignoso passa sotto il dominio di un ramo dei signori di Valleccbia e di Corvaia, che si stabiliscono nella rocca e prendono il nome di Nobili di Castello. Ma le dispute tra i potenti vicini (Pisa, Lucca, Genova, Firenze), all'influenza dei quali non può sottrarsi, costituiscono il vero motore delle vicende politiche di Montignoso. Pervenuta finalmente, con il declino di Pisa, sotto il dominio di Lucca nella seconda metà del XIII secolo, la comunità fu da questa annessa alla vicaria di Pietrasanta. La giurisdizione di Lucca su Montignoso dura anche quando Pietrasanta, nel 1514, passa ai fiorentini e, se si eccettua un cruento contrasto con i massesi avvenuto nel 1538, la storia di Montignoso non conosce particolari turbamenti fino all'avvento delle armate napoleoniche.
I francesi, peraltro, la lasciarono sotto il governo lucchese dei principi Baciocchi, ai quali si deve la bonifica della palude che si estendeva lungo gran parte del litorale. Nel 1847 la comunità passò agli Estensi e sotto di essi rimase, malgrado il malcontento popolare, fino al 1859. Tra i personaggi illustri di Montignoso si ricorda il diplomatico e uomo politico Carlo Sforza (1872-1952).
In passato l'economia si fondava soprattutto sull'estrazione del marmo e su un agricoltura che, sebbene ostacolata dalla presenza della malaria nei mesi estivi, offriva uva e olive, cereali e foraggi, canapa e lino. Oggi le attività legate alla terra sono divenute del tutto marginali, mentre all'escavazione e al trattamento dei lapidei si affiancano la produzione di materiali da costruzione, le lavorazioni metalmeccaniche e un'industria edilizia assai dinamica. Oltre il 60% della popolazione attiva trae il proprio reddito dal terziario, che presenta un forte settore commerciale collegato allo sviluppo turistico dell'area costiera di Cinquale.
Al censimento del 1991, risultano risiedere nel territorio di Montignoso 9.158 abitanti, con una densità di 549 unita per kmq. Per quanto riguarda il passato, fin dai più antichi rilevamenti il comune ha manifestato un'evoluzione demografica costantemente positiva: 1.378 abitanti nel 1830. 2.988 nel 1881, 5.313 nel 1936, 6.091 nel 1951, 6.859 nel 1961, 7.605 nel 1971 e 8.498 nel 1981.